VENERDÌ 6 OTTOBRE
ORE 18:00 ascolto guidato | ORE 21:00 performance | INGRESSO LIBERO
SAN PIETRO AL NATISONE | SMO
Giovanni Lami (1978) è un sound-artist e musicista che si occupa di ricerca elettroacustica e sound-ecology.
Alle spalle una laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari e un background da fotografo professionista con residenze in Spagna e Norvegia.
L’approccio verso la materia sonora è lo stesso messo in pratica nel passato in fotografia, utilizzando principalmente registrazioni ambientali (intese nel senso piu ampio del termine) e segnali processati in tempo reale, assieme all’esplorazione dei limiti/interferenze di ogni strumento utilizzato per creare o riprodurre il suono. La sua ricerca quotidiana è orientata verso ciò che potrebbe essere considerato “rifiuto sonoro”: processi di degradazione, zone liminali e grezze dell’ascolto in relazione all’errore e allo studio del nastro magnetico inteso come substrato in continua evoluzione.
Dal 2009 con i suoi diversi progetti ha suonato tra gli altri al: DalVerme (Roma), Mu.Vi.Ment.S. Festival 2010 (Itri), Fondazione Giorgio Cini (Venezia), Tagofest VI (Massa), Flussi2011 (Avellino), Kreuzberg Pavillon (Berlino), Teatro Fondamenta Nuove (Venezia), CafeOTO (Londra), HanaBi (Ravenna), O’ (Milano), Storung Festival (Barcellona), Quiet Cue (Berlino), Macao (Milan), Confine Aperto (Lubiana), Cafe Kino (Bristol), CafeOTO project room (Londra), OOR (Zurigo), Klappfon (Basilea), Paradoxes (Ravenna), Node Festival (Modena), Transmissions Festival (Ravenna), Teatro Palamostre (Udine), MTM Teatro Litta (Milano), Blah Blah (Torino), Santarcangelo Festival (Santarcangelo), Ensems Festival (Valencia).
Ha pubblicato per Consumer Waste, Dinzu Artefacts, Kohlhaas, Czaszka, Soft Error, Tutore Burlato, Yerevan Tapes, Cronica, Felt, Granny Records, Fratto9 e altre.
Nel 2015 ha trascorso periodi di residenza artistica all’Hotel Pupik (Austria), sull’isola di Syros/ Khora residency (Grecia) e a Forte Marghera (Venezia).
www.giovannilami.com
Ascolto guidato
Giovanni Lami ci guiderà attraverso un repertorio di musiche composte espressamente sfruttando le caratteristiche del nastro magnetico. Un repertorio in cui il nastro e i registratori a bobina non venivano utilizzati come mero supporto d registrazione ma come un vero e proprio strumento musicale. E ci introdurrà alle principali tecniche utilizzate dai Beatles ai Pink Floyd, da Zappa a tutta la musica concreta (basata su suoni pre-registrati).. Facilità di tagli veloci e riassemblaggi, variazioni di velocità, lettura in reverse. Possibilità di overdub coprendo la testina di cancellazione o utilizzare un loop invece delle bobine sono solo alcune delle caratteristiche che i registratori concedono ad un uso più musicale e compositivo dello strumento. Il nastro magnetico è stato anche il cuore di alcuni strumenti mitici come il Mellotron, antenato del campionatore e di effetti come il delay a nastro (space echo etc) che utilizziamo ancora oggi.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
Per info e prenotazioni: hybridaworkshop@gmail.com