Nicola Ratti – Oren Ambarchi – Demdike Stare with Michael England-

SABATO 3 NOVEMBRE – 21:00
UDINE pushpin-google-hi
TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE

NICOLA RATTI
by Gabriele Daccardi

Milanese classe 1978, Nicola Ratti è uno dei principali esponenti della nuova scena elettronica italiana votata alla ricerca e alla sperimentazione.
Musicista poliedrico attivo da anni, il suo approccio attuale è focalizzato sulla sperimentazione analogica, il sound design e le installazioni sonore.
Affianca alla carriera solista collaborazioni con Giuseppe Ielasi come Bellows, oltre a sconfinamenti sempre più frequenti nel mondo dell’arte visiva contemporanea.
È stato il curatore delle Variable Series presso lo spazio O’ a Milano, organizzatore del Festival Auna e attualmente, con l’associazione Frequente e S/V/N/, è il curatore di Standards, Milano, luogo di incontro e approfondimento sulla musica sperimentale nato da un’idea di Alberto Boccardi e Nicola Ratti. Lavora come sound designer e tecnico del suono live con Romeo Castellucci – Socìetas Raffaello Sanzio e Silvia Costa ed ha partecipato al progetto Studio Venezia di Xavier Veilhan al Padiglione Francia dell’ultima Biennale Arte di Venezia. Il suo ultimo disco, The Collection, uscito lo scorso ottobre per la Room40 di Lawrence English, riprende gli elementi caratteristici delle sue produzioni quali effervescenza elettro-acustica, scale di grigi e irregolarità ritmiche.

 

OREN AMBARCHI
by David Gallagher

Attivo ormai da un un trentennio, Oren Ambarchi, ebreo di origini irachene nato in Australia nel 1969, è un musicista elettronico e chitarrista dall’approccio minimale, astratto e visionario sia nei confronti del suo strumento, che del suono in generale.

Ha pubblicato per etichette come Touch, Staubgold, Häpna, For 4 Ears e Mego. Oltre ai diversi lavori in solo, ha collaborato con Fennesz, Charlemagne Palestine, Sunn 0)), Thomas Brinkmann, Keiji Haino, Alvin Lucier, John Zorn, Manuel Gottsching/Ash Ra, Merzbow, Jim O’Rourke, Keith Rowe, Akio Suzuki, Phill Niblock, John Tilbury, Evan Parker, Crys Cole e Fire!.

Ambarchi crea canzoni senza parole, che ammaliano per la semplicità con cui comunicano stati d’animo fuori dall’ordinario, dimostrando che con mezzi minimi si possono costruire forme e mondi che hanno il respiro dell’infinito, dove le sue chitarre elettriche, reiterate in un gioco di cerchi concentrici, creano un flusso organico. Disciolte le asperità noise degli inizi, Ambarchi, espande le sue possibilità in musica, investigando in profondità la singolarità del suono e del tono puro. Nel suo ultimo album solista, Hubris, mette in atto la rivisitazione del cosiddetto motorik, ossia dello scheletro ritmico in 4/4, pulsante e ossessivo, che per primo accompagnò le composizioni di alfieri del krautrock quali Can, Neu! e Kraftwerk, riunendo un incredibile cast di musicisti come Crys Cole, Mark Fell, Arto Lindsay, Jim O’Rourke, Keith Fullerton Whitman e Ricardo Villalobos.


DEMDIKE STARE with MICHAEL ENGLAND
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Demdike Stare, frutto della collaborazione di Sean Canty e Miles Whittaker, è sintesi della consapevolezza dei loro percorsi individuali: se Sean arriva dagli uffici della Finder’s Keepers, etichetta specializzata in rarità avantgarde di estrazione psych, jazz e funk, Miles è reduce da una carriera costellata di innumerevoli moniker techno-oriented. Esordiscono nel 2009 per la Modern Love con Symbiosis, iniziando subito a comporre una personale forma techno densa di contaminazioni dub, dalle tonalità cupe ed esoteriche: prima nel trittico di album Forest Of Evil, Liberation Through Hearing e Voices Of Dust (pubblicati nel 2010) e in seguito nell’acclamato Elemental (2012).
A partire da quest’ultimo, hanno dapprima sperimentato e poi sposato soluzioni elettroniche sempre più variegate che li ha portati a cimentarsi a turni alterni con l’hip hop più obliquo, controllate frenesie jungle e distopici scenari tra ambient e noise. Fra i nomi di punta del catalogo Modern Love, nel 2016 hanno dato alle stampe Wonderland, accolto dalla stampa specializzata come l’album della loro consacrazione artistica.

Hanno da poco realizzato Demdike Stare X Il Gruppo Di Improvvisazione Nuova Consonanza – The Feed-Back Loop, collage sonoro della durata di un’ora realizzato scandagliando gli archivi del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, e pubblicato per DDS (Distort Decay Sustain), la loro personale etichetta discografica che ha realizzato, fra gli altri, lavori di Nate Young, Stephen O’ Malley e Shackleton.

In parallelo alla carriera discografica, i Demdike Stare si sono dedicati anche a collaborazioni nell’ambito del cinema, del soundscape teatrale e della videoarte, e hanno evoluto negli anni il loro concetto di dj-set, estendendo la durata delle loro selezioni ad intere nottate. Non è infatti un caso che il loro live sarà accompagnato dai visuals di Michael England, artista noto nell’universo elettronico per le sua collaborazione con la celebre etichetta Warp – in particolare con gli Autechre – ma anche per il suo percorso artistico nell’ambito dell’animazione, del cinema e della fotografia.

Ingresso serata:
15€ + diritti di prevendita qui:
https://www.diyticket.it/events/Musica/1461/forma-free-music-impulse-9-demdike-stare

20€ in cassa
15€ in cassa per soci Arci, Cec, abbonati CSS

gratuito per i minori di 25 anni fino ad esaurimento dei posti a loro riservati previo invio via email a hybridaspace@gmail.com di documento d’identità

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