ENRICO CONIGLIO – NICOLA DI CROCE

GIOVEDI’ 1 NOVEMBRE – 21:00
UDINE pushpin-google-hi
TEATRO SAN GIORGIO

ENRICO CONIGLIO – NICOLA DI CROCE

concerto

Nel 2017, in occasione del centenario di Porto Marghera, Enrico Coniglio e Nicola Di Croce sono invitati a realizzare l’installazione audio della mostra “Industriae”, ed hanno così l’occasione di effettuare una serie di registrazioni nelle principali aree industriali tuttora in funzione.
Il tema del Centenario è declinato attraverso un’indagine puntuale del paesaggio sonoro dell’area industriale di Porto Marghera con particolare attenzione non solo agli ambienti esterni – in fase di inutilizzo o di trasformazione – ma anche ai luoghi della produzione tuttora attivi e testimoni dell’attuale vitalità del comparto industriale. Il materiale su cui è composto il lavoro si basa interamente sull’uso di registrazioni realizzate per l’occasione. Il suono è dunque interpretato come elemento capace di attivare la memoria storica collettiva, e di stimolare la capacità immaginativa riguardo ai possibili scenari di sviluppo di Porto Marghera. Parte del materiale registrato confluirà nell’album
Mergariam, di prossima pubblicazione per l’etichetta anglo/australiana Flaming Pines, curata dalla sound artist Kate Carr.

ENRICO CONIGLIO

Chitarrista, environmental sound recordist e sound artist, Enrico Coniglio (1975) è un musicista interessato all’estetica del paesaggio. Partendo da un’iniziale bisogno di sperimentare le diverse forme dell’ambient music, con particolare riferimento al paesaggio sonoro della laguna di Venezia, la sua ricerca si è sempre più focalizzata sul rapporto tra musica e rappresentazione dei paesaggi del contemporaneo. Nel febbraio 2012 ha fondato, con il giornalista musicale irpino Leandro Pisano, l’etichetta digitale Galaverna, specializzata in field recordings e soundscape compositions.

 

NICOLA DI CROCE

Architetto, musicista, sound artist, dottore di ricerca in pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio, Nicola Di Croce vive e lavora a Venezia. La sua ricerca si concentra sul rapporto tra ambiente sonoro e pianificazione della città e del territorio. Questo rapporto esplora i processi di rigenerazione urbana, l’arte partecipativa e le molteplici traiettorie di sviluppo locale attivabili attraverso la maturazione della consapevolezza all’ascolto. La registrazione ambientale (field recording) è al centro della sua pratica artistica, che procede verso una ridefinizione della percezione del paesaggio, laddove il linguaggio sonoro diventa dispositivo narrativo, dunque strumento intimamente progettuale.